Delibera in consiglio comunale

Borgetto, debiti del Comune ripianati ma si rischia nuovo dissesto

Il consiglio comunale di Borgetto ha stabilito di spalmare i suoi debiti con un piano di riparto da 3,2 milioni di euro relativo al rendiconto del 2021. Circa 600 mila, quale quota parte del Fondo anticipazione di liquidità connesso al pagamento dei fornitori, dovrà essere ripianato entro 3 anni. Il resto, quindi 2,6 milioni, spalmato in 10 anni come stabilito dal Tuel, il testo unico enti locali.

Ad essersi innescata l’ennesima polemica politica per la grande preoccupazione dei conti del municipio che rischia di ricadere in un nuovo dissesto finanziario. Il comitato civico “Democrazia e sviluppo per Borgetto” lancia l’allarme: “La nostra preoccupazione, già espressa in passato, riguarda la reale situazione finanziaria del Comune – afferma il referente del comitato, Pino Pirreca -, ormai da considerare strutturalmente deficitario, se solo si consideri che ancora sono da approvare i bilanci consuntivi 2022 e 2023”.

Il presidente del consiglio Alessandro Santoro attenua i toni allarmistici: “Pirreca, potenziale candidato sindaco alle prossime elezioni in contrapposizione a questa amministrazione – rilancia – crea solo allarmismi. Questo Comune non ha debiti. Il disavanzo deriva dagli accantonamenti al fondo crediti dubbia esigibilità, e sono dovuti per legge. Aggiungo: il Comune non incassa i tributi in maniera precisa e costante, ragion per cui il legislatore vieta di spendere risorse non incassate. Vorrei ricordare che ci sono stati anni in cui si è pagato la Tari al 20%. il signor Pirreca, lo sa benissimo”.

ECCO DI SEGUITO LE NOTE INTEGRALI DEL COMITATO E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

COMITATO CIVICO “DEMOCRAZIA E SVILUPPO – PER BORGETTO” COMUNICATO

Nell’ultimo consiglio comunale tenutosi giorno 25 marzo u.s., è stato approvato il Piano di riparto del disavanzo di amministrazione di cui al Conto Consuntivo 2021.

Ritengo necessario, per rispetto al principio di trasparenza dell’attività della Pubblica Amministrazione, rendere noto alla cittadinanza – nel silenzio assoluto della Amministrazione comunale, dell’intero consiglio comunale nelle sue componenti sia di maggioranza che di minoranza, e anche dai mass media – la situazione finanziaria del Comune alla luce degli atti approvati dal CC nella seduta del 25 marzo 2024.

E’ necessario che i cittadini sappiano come stanno le cose.

Premesso che, come risulta dalla Relazione dell’Organo di Revisione al Conto consuntivo 2021, durante l’intera consiliatura il Comune di Borgetto non risulta correttamente adempiente rispetto alla predisposizione e approvazione dei bilanci di previsione, dei rendiconti e dei bilanci consolidati e degli equilibri di bilancio;

Evidenziato che l’unico bilancio di previsione approvato è quello relativo al bilancio 2019/2021, approvato con delibera consiliare n° 50 del 31/10/2021;

Che i bilanci preventivi del 2020/2022, 2021/2023, 2022/2024, 2023/2025 e 2024/2026 non sono mai stati adottati dalla Giunta e sottoposti all’approvazione del CC, nel silenzio assoluto degli organi di controllo regionale e locali, in primis il Collegio dei Revisori dei Conti.

Che il bilancio consuntivo 2019 è stato approvato con delibera di CC n° 12 del 28 Marzo 2023 con un disavanzo di amministrazione di € 570.516,15;

Che il bilancio consuntivo 2020 è stato approvato con un disavanzo di amministrazione di € 1.061.464,26;

Che il bilancio consuntivo 2021 è stato approvato con delibera di cc n° 4 del 01/02/2024 con un disavanzo di amministrazione di € 3.277.000,00 di cui € 570.516,15 come disavanzo da FAL (Fondo anticipazione di liquidità) ed € 2.706.496,28 come disavanzo da ripianare ai sensi dell’art. 188 del TUEL;

Vista la Relazione del Collegio dei Revisori sulla delibera di approvazione del Conto consuntivo 2021;

Visto il parere del Collegio dei Revisori dei conti sulla proposta di provvedimento di ripiano del disavanzo di amministrazione derivante dal rendiconto di gestione 2021;

Evidenziato che nel suddetto Parere l’organo di Revisione ha osservato che “sarebbe opportuno valutare la necessità di ricorrere all’istituto del riequilibrio economico finanziario pluriennale ai sensi dell’art. 243bis del TUEL”;

Atteso che il Consiglio comunale, nell’approvare il piano di riparto, non ha adottato come suggerito dai revisori alcun provvedimento in merito;

Che però si può affermare che per i Revisori dei conti ci sono in atto tutte le condizioni e i criteri per dichiarare che nel Comune di Borgetto sussistono squilibri strutturali di bilancio in grado di provocare il dissesto finanziario;

Al riguardo si vuole far rilevare che, contravvenendo a quanto previsto all’art. 188 del TUEL. la deliberazione relativa al ripiano non contiene – come per il Rendiconto 2020 – l’analisi delle cause che hanno determinato il disavanzo e l’individuazione delle misure strutturali dirette ad evitare ogni ulteriore potenziale disavanzo,

Alla luce di quanto sopra esposto, vogliamo evidenziare la nostra preoccupazione, già espressa in passato, sulla reale situazione finanziaria del Comune, ormai da considerare strutturalmente deficitario, se solo si consideri che ancora sono da approvare i bilanci consuntivi 2022.e 2023.

E’ di tutta evidenza la responsabilità del Sindaco Garofalo e per la fattispecie dei componenti la sua Giunta dell’epoca, che pur avendo ereditato un bilancio riequilibrato approvato dal Ministero dell’Interno nel 2019, ha causato con la sua inerzia l’attuale situazione;

Tengo a precisare che quanto sopra non vuole essere un modo di fare allarmismo o terrorismo, che non servirebbe a nulla e a nessuno, bensì il modo corretto di informare la cittadinanza su un aspetto fondamentale che interessa tutti e su cui occorre fare chiarezza.

A tal proposito auspicheremmo che l’ex Assessore dell’epoca delegato da Garofalo al Bilancio e Tributi Francesco Davì detto Roberto o l’ex Presidente del Consiglio Salamone Francesco detto Fabio, essendo esponenti politici ancora in campo, avrebbero secondo noi il dovere di esprimere – per il ruolo che rivestivano –  la loro valutazione e dare il loro punto di vista al riguardo, chiarendo alla cittadinanza le cause e le responsabilità che hanno determinato tale situazione.

Purtroppo siamo sicuri che il silenzio che ha avvolto in tutti i campi l’azione di quella Amministrazione e del Consiglio comunale, che non è mai stato coinvolto sulle tematiche finanziarie né su sollecitazione del Sindaco o del Presidente del Consiglio nè degli stessi consiglieri sia di maggioranza che di opposizione, come anche degli organi di controllo interni ed esterni, continua imperterrito ancora oggi su tutti gli aspetti della vita amministrativa di Borgetto, alla vigilia di una campagna elettorale ancora silenziosa, che spero si animi nella chiarezza delle posizioni, nel rispetto delle persone e attenta ai contenuti.

Il Referente Giuseppe Pirreca

COMUNICATO ALESSANDRO SANTORO

Il comitato civico,  rappresentato dal signor Giuseppe Pino Pirreca, già sindaco, già amministratore, già dirigente del Comune di Borgetto ed oggi potenziale candidato a sindaco alle elezioni amministrative di giugno, crea solo ed esclusivamente allarmismi pericolosi e tendenziosi. Il comune di Borgetto, lo ribadisco con determinazione e cognizione, non ha debiti. Il disavanzo deriva dagli accantonamenti al fondo crediti dubbia esigibilità, e sono dovuti per legge. Aggiungo: il comune non incassa i tributi in maniera precisa e costante, ragion per cui il legislatore vieta di spendere risorse non incassate. Vorrei ricordare che ci sono stati anni in cui si è pagato la Tari al 20%. Il signor Pirreca lo sa benissimo. Il comune, nel corso del 2023, ha provveduto ad affidare la riscossione ad un concessionario e da quest’anno si vedranno i frutti di questo lavoro. La compagine di governo uscita fuori dal post mozione di sfiducia di due anni fa ha lavorato con impegno e senso di responsabilità per mettere in una condizione di normalità e di equilibrio la situazione economica dell’Ente. Basti pensare ai conti consuntivi approvati in soli 7 mesi (2017-2018-2019-2020- 2021 e a giorni il 2022). Oggi possiamo dire che il Comune è fuori dal dissesto economico, come già notificato dal ministero dell’Interno. Questo è stato il mio impegno di presidente del consiglio, a cominciare dalla modifica dei regolamenti sulla Tari e la rateizzazione leggera dei tributi, abbattendo interessi, sanzioni e dilazione lunga.