Decisione del gip

Partinico, corruzione Coop Nido d’argento, un indagato torna libero

Torna libero uno degli indagati sul presunto giro di corruzione attorno alla cooperativa Nido d’argento di Partinico. Il gip del tribunale di Palermo, Elisabetta Stampacchia, ha revocato gli arresti domiciliari disposti, lo scorso 11 aprile, per l’ex ragioniere capo del Comune di Marsala Nicola Fiocca, tra i coinvolti dell’indagine dei carabinieri di Partinico che avrebbe messo in luce un giro di corruzione per aggiudicare gli appalti nel settore dei servizi sociali in alcuni Comuni siciliani alla cooperativa partinicese, velocizzando anche i pagamenti in suo favore, corrompendo funzionari con denaro o assunzioni e regali (gioielli, olio, panettoni).

Il ritorno in libertà di Fiocca è stato disposto su richiesta del suo difensore, l’avvocato Paolo Paladino, dopo la produzione di alcuni documenti nel corso dell’interrogatorio di garanzia, con i quali «si attesta – scrive il gip – il pensionamento dell’indagato a partire dal luglio 2022 (quindi, non c’è più il pericolo di reiterazione del reato, ndr) e si dà prova del contegno del medesimo assunto al momento dell’esecuzione dell’ordinanza, possono ritenersi cessate le esigenze cautelari che hanno determinato l’applicazione della misura».

Lo scorso 11 aprile il funzionario non era stato trovato a casa dai carabinieri perché era in crociera. Agli arresti domiciliari è stata posta anche l’impiegata comunale Maria Pia Falco, fino a due anni fa, quando fu trasferita a altro ufficio proprio a causa di questa indagine, in servizio nel settore

Servizi sociali del comune di Marsala. La Procura di Palermo ritiene di avere le prove della consegna a Maria Pia Falco di 1.200 euro nel 2020 e di altre somme nel 2021. E si sarebbe anche

appropriata, dividendo con il presidente della «Nido d’Argento, Giuseppe Gaglio, di 28.344,75 euro, somma residua del servizio Home Care Premium. Gaglio è stato rinchiuso in carcere. Da dirigente del settore Servizi sociali, secondo l’accusa, Fiocca sarebbe stato complice nelle illegalità.