AMBIENTE

Partinico, denuncia di abbandono rifiuti: ditta chiede al sindaco 2 milioni di risarcimento

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Due milioni di euro di richiesta di risarcimento danni. A chiederli al neosindaco di Partinico Maurizio De Luca, con una denuncia depositata in Procura, è la Cogesi srl di San Giuseppe Jato per le dichiarazioni fatte dal primo cittadino nello scorso mese di settembre in cui veniva accusata la ditta di aver scaricato un camion carico di rifiuti appena raccolti in altre zone della città in contrada Giambruno.


Il sindaco si mostra sereno e si appella alla giustizia in cui dice di credere fermamente. Accuse di De Luca che furono immediatamente respinte dallo staff di legali della ditta che preannunciò una denuncia per l'effetto terribile che ebbero quelle accuse, dal momento che la Cogesi effettuata la fornitura di mezzi in diversi altri Comuni siciliani. Storia che ritorna a galla proprio oggi ed a farla riemergere è Stefano Lo Greco, responsabile tecnico della ditta che tutt'ora, e sino a fine anno come da appalto, fornisce al municipio i mezzi con e senza conducente al Comune partinicese per la raccolta della spazzatura.

A riaccendere lo scontro il nuovo attacco di De Luca il quale ha preannunciato di aver dato input agli uffici di procedere allo scioglimento anticipato dell'appalto per presunti disservizi nella raccolta dei rifiuti. Il primo cittadino parla di riscontri avuti attraverso la polizia municipale nella fornitura dei mezzi a nolo. Ma anche qui si preannuncia u nuovo scontro legale:

"Faccia quel che crede il sindaco - ribatte Lo Greco -, noi siamo sicuri di non aver fatto alcuna inadempienza e di conseguenza se rescissione ci sarà apriremo un contenzioso. Meno mezzi di quelli dovuti come da capitolato? Ci sono stati giorni che ne abbiamo fornito anche in pù, la verità che è il sindaco stesso che sta mettendo il servizio in ginocchio.

Avrebbe il dovere di pagare le fatture alla nostra ditta entro 60 giorni e noi non riceviamo più soldi da agosto. Oltretutto gli operai addetti alla raccolta, da notizie che mi arrivano, hanno stipendi arretrati di 3 mesi. Mi chiedo a questo punto a chi paga il sindaco quando ai mass media va dichiarando che lui paga puntualmente. In queste condizioni sia sul piano tecnico che psicologico è difficile poter lavorare".

"Aspettiamo le contestazioni da parte degli uffici e del sindaco - aggiunge il legale della Cogesi, Fabio Bosco - e poi faremo le nostre valutazioni nel merito". Rispetto al gran polverone che si è alzato il sindaco si limita a replicare con una frase secca: "Rispetto tutte le posizioni, sopratutto quelle della legge che sono il mio credo e la mia unica direzione".