Cronaca

Terrasini, peschereccio affondato: si ipotizza riverniciatura “sospetta” della petroliera

Potrebbe esserci un’ulteriore svolta nelle indagini che riguardano l’inabissamento del peschereccio “Nuova Iside” di Terrasini in cui hanno perso la vita la notte tra il 12 e il 13 maggio scorso i familiari Giuseppe, Matteo e Vito Lo Iacono (quest’ultimo ancora disperso perchè il suo corpo non è mai stato ritrovato). Così come viene riportato da diverse testate giornalistiche, dalla perizia effettuata sulla Petroliera “Vulcanello” si evincerebbe una riverniciatura.

Forse, è una delle ipotesi, per nascondere la possibile collisione avvenuta tra la stessa petroliera e il peschereccio al largo di Capo San Vito. Infatti dalla ricostruzione fatta dagli inquirenti è possibile che sia stata la Vulcanello ad impattare con la “Nuova Iside”: dalla ricostruzione dei radar le due imbarcazioni si sarebbero incrociate quella tragica notte, prima della scomparsa del peschereccio terrasinese.

Ora ci sarà una nuova perizia tecnica, sempre ordinata dalla Procura, che servirà a stabilire cosa ci sarebbe sotto questo presunto nuovo strato di pittura. Il gip ha fissato per il prossimo 20 agosto l’incidente probatorio a cui dovranno partecipare i quattro indagati dalla petroliera: il comandante, il terzo ufficiale e il timoniere della Vulcanello, e il legale rappresentante della Augusta due, sociuetà a cui appartiene nella propria flotta la petroliera.

“Sta emergendo un quadro sconvolgente – afferma Aldo Ruffino, legale dei familiari delle vittime del naufragio -, si parla addirittura di una sovrapitturazione. Ciò emerge non solo dai rilievi dei Ris in seguito al primo incidente probatorio, ma anche mettendo a confronto un primo filmato della petroliera che era stato effettuato dalla guardia costiera con il secondo filmato che per l’appunto era stato realizzato sempre dai Ris successivamente al sequestro della Vulcanello”.