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Partinico, centro per minori extracomunitari sino al 2023, affidata la gestione

Partinico avrà sino al 2023 i suoi centri di accoglienza per minori extracomunitari non accompagnati. Così è stato stabilito dal ministero dell’Interno che ha dato l’autorizzazione alla prosecuzione e in questi giorni il Comune ha affidato l’appalto. Si tratta di tre distinte strutture che potranno ospitare 54 minori e che complessivamente costeranno 3 milioni e mezzo di euro per l’appunto sino a giugno 2023.

Ad essersi aggiudicata la gara il Consorzio Sociale Servizi Qualificati Onlus, che oltretutto aveva già gestito nel triennio precedente le stesse strutture su Partinico. Ad essere consorziati Orizzonti Società Cooperativa Sociale di Palermo, Senza Frontiere Società cooperativa sociale di Partinico e lo stesso Consorzio Sociale Servizi Qualificati Onlus. La tipologia di servizio è rivolta a minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio in quanto ritenuti soggetti fragili ed a rischio marginalità.

Il comune di Partinico è attualmente all’interno del sistema di protezione per titolari di protezione internazionale. In totale in città continueranno a restare in piedi i centri già attivati che hanno come obiettivo l’accoglienza e l’integrazione. Si tratta in totale di 114 stranieri, di cui 60 adulti che si aggiungono ai 54 minori “non accompagnati” tutti di sesso maschile. Il Comune di Partinico appartiene alla rete strutturale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati Sprar.

In particolare per quanto concerne gli adulti il progetto prevede l’accoglienza e la realizzazione di percorsi di autonomia ed integrazione socio-lavorativa di soggetti che hanno richiesto protezione internazionale, distribuiti in idonee strutture di accoglienza. Con i fondi messi a bando, il Comune punta all’articolazione e migliore qualificazione dei servizi minimi garantiti per l’orientamento, l’accompagnamento e l’accesso integrato ai servizi del contesto territoriale, con particolare rilevanza a quelli sociali, scolastici e linguistico-culturali; ma anche lavorativi, formativi e di qualificazione professionali, abitativi, legali e sanitari.