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Partinico, il commiato dei commissari prefettizi “Poste barriere per evitare infiltrazioni”

I commissari prefettizi ieri sera si sono congedati ufficialmente dalla città di Partinico che governano dal luglio del 2020. Nei prossimi giorni cederanno la mano al nuovo sindaco e il loro lavoro è giunto al termine. Nell’aula consiliare ieri sera hanno voluto tracciare un bilancio dio fine attività.

Essenzialmente si è dovuto lavorare su due fronti: quello della riforma della macchina amministrativa per le sospette infiltrazioni mafiose e sul piano economico-finanziario dal momento che hanno ereditato un Comune in dissesto finanziario.

La lotta agli evasori è stato un importante baluardo: l’Imu è in riscossione quasi al 100%, la Tari è salita al 56% (prima del loro ingresso si era arrivati al 30%). Solo quest’anno previsto un maggior introito dall’evasione tributaria di 2,1 milioni di euro. Questo ha permesso di poter anche chiudere gli esercizi finanziari del 2021 e 2022, oltre che due rendiconti.

Riformata la macchina amministrativa: i settori sono stati portati da 5 a 8: “Per una città delle dimensioni di Partinico era necessario questo ampliamento per garantire maggiore governabilità” hanno sottolineate le commissarie Isabella Giusto, Concetta Caruso e Maria Baratta. “Ad essere state create delle barriere molto importanti contro le potenziali infiltrazioni mafiose, sarà difficile a chi verrà dopo di noi poterle smontare”.

Intercettati inoltre 10 milioni di euro di finanziamenti attraverso il Pnrr per opere pubbliche di risanamento, soprattutto per l’impiantistica sportiva.