Avviato iter per il pug

Partinico, Prg scaduto da tempo, nuova accelerazione?

Non c’è alcuna bozza del nuovo Prg, il piano regolatore generale, e allora il Comune di Partinico dovrà dotarsi del Pug, il piano urbano generale. La giunta guidata dal sindaco Pietro Rao ha avviato le procedure per arrivare alla definizione dello strumento urbanistico che andrà a soppiantare quello esistente, scaduto da tempo e mai più rinnovato nonostante i diversi iter che nel recente passato erano stati approntati ma mai comunque definiti. In questi giorni si è messa in moto la macchina per dare seguito alla nuova legge regionale del 2020 che per l’appunto prevede questo nuovo strumento urbanistico per i Comuni.

Da considerare che Partinico è dotato di un piano regolatore generale approvato dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente nel 2010. E’ passato troppo tempo, tanto che i vincoli preordinati all’esproprio sono divenuti inefficaci per decorrenza dei termini, e dunque si va avanti per varianti e zone bianche. La nuova legge obbliga i Comuni a procedere alla pianificazione urbanistica del loro territorio attraverso il Pug, le cui procedure di formazione ed i cui contenuti tecnici sono diversi rispetto a quelli del piano regolatore generale. Ecco perché la giunta ha approvato una delibera affinchè gli uffici adottino le “direttive per la redazione del nuovo piano urbanistico generale”.

Il governo cittadino in questo modo ha di fatto dato avvio alle procedure, che ha già avuto un primo mattone con la pubblicazione dell’avviso di avvio del procedimento di formazione. In questa fase si raccoglieranno le indicazioni di soggetti pubblici e privati, interessando quindi i cittadini ed i rappresentanti degli ordini e collegi dei professionisti che per le loro specifiche competenze e responsabilità sono interessati dal piano, anche attraverso la costituzione di un “forum” per le consultazioni, che avrà a base i contenuti delle “direttive generali”.

L’ultima volta che si parlò di piano regolatore fu ai tempi del sindaco Maurizio De Luca, il cui governo cittadino durò appena 11 mesi. Venne costituito un tavolo di confronto istituzionale tra amministrazione e consiglio comunale e si era appena approcciato ai temi della delocalizzazione della distilleria Bertolino e delle infrastrutture strategiche per il territorio.