Slitta la prima rata

Alcamo, criticità per pagare la Tari quasi superate

In via di superamento le criticità legate al pagamento della prima rata della Tari ad Alcamo, la tassa sullo smaltimento dei rifiuti. Nelle ultime ore è stato eliminato nella grande maggioranza dei casi il problema di riconoscimento del Qr code che aveva impedito materialmente a molti utenti di poter effettuare il pagamento della prima rata del tributo, in scadenza lo scorso 31 maggio. In molti casi chi tentava di pagare non poteva farlo perché risultava come se avesse già pagato. La ressa negli uffici è stata immediata, tanto che gli uffici della direzione 3 hanno voluto subito informare i cittadini delle difficoltà riscontrate nel pagamento della prima rata della Tari, causata dalla mancata operatività dei codici Qr code di alcuni modelli PagoPa, e che sarebbero stati necessari pochi giorni per risolvere il problema.

A causa di questo contrattempo, i pagamenti della rata in scadenza allo scorso 31 maggio sono stati differiti al prossimo 10 giugno. Nel caso in cui i contribuenti dovessero riscontrare ancora tale difficoltà e non riuscissero ad effettuare il pagamento, potranno recarsi nello sportello della Tari, al palazzo di vetro in piazza San Jose Maria Escrivà, il lunedì dalle 9 alle 13 ed il mercoledì dalle 16 alle 17.30, per richiedere la stampa dei modelli F24, o in alternativa inviare una mail all’indirizzo finanze@comune.alcamo.tp.it e richiedere l’invio del modello. L’importo da pagare al momento è un acconto, pari all’80 per cento, diviso in tre rate, calcolate in base alla tariffa 2023, come stabilito nella deliberazione consiliare dello scorso 9 maggio. Le tre rate vanno pagate entro il 10 giugno, il 31 luglio e il 30 dicembre.

La quarta rata, per la quale si riceverà un ulteriore avviso, andrà pagata entro l’1 dicembre e sarà calcolata sulla base delle tariffe 2024. Il pagamento potrà essere effettuato utilizzando l’avviso PagoPa, o accedendo al portale del contribuente del Comune, tramite Spid o bonifico bancario, per i soli contribuenti esteri, inoltrando la ricevuta di pagamento all’ufficio Tari.