“troppe incomprensioni”

Giardinello, il sindaco azzera la giunta “Serve serenità”

E’ crisi politica a Giardinello, già palpabile da qualche giorno e venuta a galla dirompente con l’azzeramento della giunta da parte del sindaco Antonio De Luca. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il regolamento cimiteriale approdato in consiglio e non votato da tutti gli esponenti della maggioranza a sostegno del primo cittadino. Hanno chiesto delucidazioni e dunque il punto non è passato nell’assise.

All’indomani il primo cittadino ha ritenuto di dover azzerare l’esecutivo che oltretutto era già monco, privo di un suo rappresentante. Infatti erano solo in tre in carica, Domenica Coppolino, Salvatore Geloso e Pietro Giammalva, dopo le dimissioni nel novembre dello scorso anno di Faro Palazzolo, mai rimpiazzato. Dimissioni quelle legate a un fattore personale, per l’arresto del padre nell’ambito di un’operazione antimafia.

Già il fatto che il sindaco di Giardinello non abbia mai proceduto alla nuova nomina nel posto vacante lasciato in giunta era apparso sintomatico di una quadratura interna alla maggioranza che non riusciva a trovarsi. Non si è mai riusciti a trovare l’intesa per la nuova nomina. Adesso arriva questa decisione dell’azzeramento che il sindaco ha stabilito con una propria determina:

“Occorre, alla luce delle recenti incomprensioni politiche che si sono verificate – afferma De Luca -, cambiare passo, realizzare una diversa armonia e serenità nella coalizione, nella  rappresentanza  istituzionale e in quella amministrativa. In seno alla giunta e al consiglio comunale si è venuta a determinare una situazione che richiede una verifica politica ed una riconsiderazione complessiva degli assetti di governo, nella prospettiva di un effettivo e concreto rilancio dell’azione politico-amministrativa che risulta di fondamentale importanza per il conseguimento degli obiettivi del mandato in corso. Voglio precisare che la revoca si basa su valutazioni di opportunità politico­amministrativa, con l’espressa considerazione che il ricorso all’istituto della revoca delle nomine assessoriali non costituisce atto sanzionatorio per motivi personali o professionali legati a singoli assessori. Bensì si tratta di un provvedimento dettato, oltre che da valutazioni politiche, anche a garanzia della coesione e dell’unitarietà dell’azione di governo, con il preciso obiettivo di perseguire con piena efficienza il programma politico e di rilanciare l’azione politico-amministrativa e nel rispetto del buon andamento e dell’imparzialità della pubblica amministrazione”.