Il programma dettagliato

Alcamo, al via la 14° edizione di Alcart con Bigmama e Sarafine

Va in scena la 14° edizione dell’Alcart Festival ad Alcamo, una kermesse dedicata alla cultura, ai dibattiti legati all’attualità e alla musica d’autore. Questa edizione si terrà dal 30 luglio al 3 agosto e ingloberà tre mostre fotografiche e altrettanti talks che toccheranno, ognuno in modo unico, il tema delle “Metamorfosi” (dal greco metamòrphosis ‘trasformazione’). Si tratta di una riflessione socio-culturale sulle metamorfosi in ogni senso: personale, territoriale, con gli altri e la natura.

Oltre ai talks, che permetteranno di affrontare il tema della giornata da punti di vista plurali, la fotografia, attraverso la lente di un obiettivo, aiuterà a interpretare il tema complesso e stimolante delle metamorfosi.

E poi, caratterristica che contraddinstingue Alcart Alcamo, lo spazio alla grande musica con due giorni, il 2 e 3 agosto alle cave orto di ballo. A spiccare i nomi di Bigmama, la talentuosa rapper che ha sfondato calcando anche il palco del festival di Sanremo all’edizione 2024, e Sarafine, vincitrice di X factor 2023.

Ecco il programma nel dettaglio:

Luoghi: Piazza Ciullo e Ex Collegio dei Gesuiti, Alcamo (TP)

Orari:

  • Talk: 18:30-20
  • Mostre: dal 30 Luglio al 2 Agosto

 30 Luglio Piazza Ciullo e Ex Collegio dei Gesuiti

 Talk (18:30-20) – La questione Palestinese

 Dall’inizio del XX secolo il conflitto arabo-israeliano infiamma i Territori palestinesi, creando morte e distruzione. Attraverso le testimonianze degli e delle ospiti analizzeremo questo complicato percorso che arriva fino ai giorni nostri.

Intervengono:

  • Alessio Romenzi, fotogiornalista freelance specializzato nelle tematiche sociali in contesti di crisi
  • Triestino Mariniello, Professore ordinario alla Liverpool John Moores University e membro del team di rappresentanza delle vittime di Gaza davanti alla CPI.
  • Valentina Venditti, responsabile Medio Oriente della ONG Cooperazione Internazionale Sud Sud (CISS).

Moderatrice: Marta Bellingreri, giornalista freelance e ricercatrice indipendente

 Mostra Fotografica

 Alessio Romenzi – “Protective Edge”

“Mentre torno indietro, lentamente, l’ultimo mese e mezzo mi passa davanti come se lo stessi guardando ad alta velocità attraverso un parabrezza scheggiato. Ogni scena, ogni emozione, ogni lacrima e ogni risata mi consuma e tuttavia mi libera, come se una doccia calda lavasse teneramente via tutto l’orrore che avevo accumulato e immagazzinato dentro.

Poi mi rendo conto che è la stessa emozione ogni volta che lascio una zona di guerra… quel sapore agrodolce, da un lato il sollievo di essere sfuggito a tutte le scene che ho visto in questo conflitto e dall’altro il senso di colpa di aver lasciato indietro tutte le persone che ho incontrato per le quali non è questione di decidere quando lasciare Gaza, perché loro, questo lusso non ce l’hanno. Sono condannati a restare lì, tra i rischi, il dolore, la tristezza e l’incertezza del futuro.”

Alessio ha raccontato il conflitto Israele-Gaza del 2014, un’operazione militare lanciata da Israele a luglio 2014 contro la Striscia di Gaza governata da Hamas.

Lo scopo dichiarato dell’operazione israeliana era quello di fermare il lancio di razzi da Gaza verso Israele, al contrario, l’obiettivo di Hamas era quello di esercitare una pressione internazionale per revocare il blocco israeliano della Striscia di Gaza e superare il suo isolamento politico.

 31 Luglio Piazza Ciullo e Ex Collegio dei Gesuiti

 Talk (18:30-20) – Essere umano, essere vegetale

Il rapporto tra l’uomo e l’ambiente vegetale trattato dal punto di vista antropologico e naturalistico con uno sguardo verso la sostenibilità.

Intervengono:

  • Luca Sineo, ricercatore e professore ordinario di Antropologia presso l’Università degli Studi di Palermo
  • Mattia Battagion, giornalista e Head of Sustainability per Will Media
  • Elisabetta Zavoli, fotografa documentarista e National Geographic Explorer

Moderatore: Fulvio Catalanotto (Alqamah)

 Mostra Fotografica

 Elisabetta Zavoli – “Ti faccio vedere con gli occhi chiusi”

La mostra “Ti faccio vedere con gli occhi chiusi” della fotografa Elisabetta Zavoli nasce dalla richiesta dell’Azienda Zordan di raccontare la vulnerabilità climatica del territorio della Valdagno (Provincia di Vicenza) dal punto di vista di una pianta.

Perché una pianta?

Il fatto di essere organismi profondamente diversi (uomini e piante) con differenze fisiche (quasi) insuperabili, ha da sempre fatto percepire le piante più come delle cose che come degli organismi viventi. Eppure la scienza dice che le piante vedono.

Ma cosa guardano? A cosa danno importanza e significato?

La suggestione che deriva da questo lavoro è quella di un punto di vista sconosciuto su un mondo già conosciuto, dove lo sguardo delle piante ci insegna il profondo significato della parola sostenibilità ovvero “beneficio condiviso”, l’unica via per prosperare tutti assieme.

  1 Agosto Piazza Ciullo e Ex Collegio dei Gesuiti

Talk (18:30-20) – La questione di genere

Attraverso il linguaggio l’impostazione culturale e sociale viene trasmessa e tramandata. Una riflessione sulla parola e sulla disparità di genere per una società più includente.

Intervengono:

  • Camilla Ferrario, divulgatrice scientifica e autrice di Will Media
  • Claudia Faiza, economista esperta in studi di genere e delle donne, è presidente dell’associazione Mala Fimmina
  • Fausto Podavini, fotogiornalista freelance specializzato in tematiche sociali e ambientali

Moderatore: Marcello Contento (Alqamah)

 Mostra Fotografica

 Fausto Podavini – “Chiamami con il mio nome”

È un progetto work in progress sull’identità di genere. È la storia di Greta e di tanti adolescenti che oggi in Italia si trovano ad affrontare un percorso di riconoscimento di genere, difficile e in salita per lo più a causa di burocrazie e mancanza di consapevolezza. Greta oggi diciasettenne, ha fatto coming out dall’età di 12 quando al suo disagio è stato dato un nome: disforia di genere. Greta è nata gemella di suo fratello Paolo ed alla nascita ad entrambi gli è stata assegnata l’identità di genere maschile. Ma fin dai tre anni Greta ha sentito dentro di sé un disagio in quel corpo maschile che non ha mai sentito suo. Chiamami con il mio nome è un lavoro fotografico che è iniziato tre anni fa durante la prima battaglia fatta da Greta e dai suoi genitori e legata al riconoscimento del suo nuovo status e del suo nuovo nome. Solo un primo passo in un percorso tortuoso che conduce al riconoscimento di diritti e di libertà di scelta. La disforia di genere oggi in Italia interessa oltre 4000 persone e si stima che in media siano necessari 5 anni per ottenere il cambio di genere all’anagrafe.

 CONCERTI (LINEUP) (ticket entry)

Teatro Ex Cave Orto di Ballo

2 AGOSTO – ore 20 (apertura cancelli ore 18.30)

  •  BIGMAMA, Sangue Summer Tour ‘24, presenta il nuovo album “Sangue” (2024), (live)
  • POPULOUS, (dj set)
  • CLAP! CLAP, visual & audio show, (live)
  • LATTEO, (live)
  • FLUIDAE presents LA BEK, (dj set)
  • AZIONISTI VIENNESI, vincitori del Contest “Be Alcart”, (live)

3 AGOSTO – ore 20 (apertura cancelli ore 18.30)

  • SARAFINE, vincitrice di X FACTOR 2023, (live)
  • IVREATRONIC, Leonar & Enea Pascal, (dj set)
  • OKGIORGIO, (live)
  • CIRCLE BELUGA, Pithree & Baldo Cottone, (dj set)
  • MEET US, Marco Gaz & Roberto Crescenti, (dj set)
  • AMORE AUDIO, vincitori del Contest “Be Alcart”, (live)