Protagonisti i centri di accoglienza

Partinico, stranieri e integrazione, spettacoli e flash mob

I centri di accoglienza protagonisti a Partinico con i loro ospiti stranieri. Il prossimo 30 luglio alle 17 nell’atrio del palazzo dei Carmelitani si terrà la manifestazione “Mi chiamo Mork. Dialoghi, presenze, rinascite”. Ad organizzarla l’amministrazione comunale di Partinico, guidata del sindaco Pietro Rao, il consorzio Hera scs ed il consorzio Servizi qualificati.

Entrambi i consorzi gestiscono il sistema accoglienza integrazione di Partinico in rete. Al centro dell’evento di Partinico saranno i beneficiari ospiti, quindi gli stranieri dei centri che in diversi laboratori hanno montato un autentico spettacolo che avrà inizio con un flash mob molto divertente e che proseguirà con altre attività di intrattenimento.

“Stiamo agendo con una logica di sensibilizzazione – dichiara Ferdinando Firenze, direttore del consorzio Hera – del territorio sul tema dell’immigrazione. E’ di tutta evidenza che i nostri sforzi debbano orientarsi ad una cultura dell’inclusione trasferendo ai nostri beneficiari una opportunità di vivere in piena coscienza il ruolo di ‘nuovi cittadini’. Un processo di mutuo riconoscimento di culture, tradizioni e speranze che deve tradursi in una somma positiva a beneficio di tutti. Dobbiamo ringraziare l’amministrazione comunale di Partinico, ed in prima persona il sindaco Pietro Rao che, nella qualità di ente titolare del progetto, sta condividendo processi di best practices innovativi, non ultimo il protocollo anti capolarato che sta avendo una propria eco nazionale di assoluta rilevanza”.

Uno spazio importante verrà dedicato ai lavori di riciclo e riuso creativo di materiali di scarto che hanno preso nuova vita con un messaggio importante di rispetto per l’ambiente. I più piccoli inoltre potranno dedicarsi a questa attività in un’area loro dedicata durante tutta la manifestazione.

“Abbiamo voluto giocare con un titolo ironico e po’ provocatorio – aggiunge Gianluca Cangemi, coordinatore della manifestazione – proprio per far capire quanto fuorviante possa essere l’idea che chi arriva da noi sia un alieno. In realtà spesso i migranti sono portatori di una grande umanità. Abbiamo costruito una narrazione che dai poeti arabi di Sicilia, passando per le maschere di Virticchio e Giufà che sono personaggi presenti nelle varie culture del mediterraneo, arriva ai nostri giorni per dire che la storia siciliana è attraversata da incontri e contaminazioni e che la paura o il rifiuto del diverso non ci appartengono”. Partner della manifestazione sono l’Accademia della cultura-Teatro Gianì, la Pro Loco di Partinico Cesarò aps e Legno alla deriva.