Chiesta convocazione del consiglio

Partinico, è guerra di nervi tra Forza Italia e sindaco

Scoppia l’ennesima querelle tra Forza Italia e il sindaco di Partinico Pietro Rao dopo la conferenza stampa dei giorni scorsi in cui il primo cittadino annunciava l’acquisizione del terreno per l’ampliamento dell’area di emergenza dell’ospedale di Partinico. I forzisti, che fanno parte della maggioranza a sostegno di Rao e contano su ben 8 consiglieri, lamentano ancora una volta la mancata comunicazione di un atto così importante. Della conferenza stampa nessuna sapeva niente, né tantomeno delle intenzioni del sindaco di voler portare avanti un atto di così enorme rilevanza.

E così la conferenza stampa, a cui sono stati invitati a partecipare solo i sindaci del comprensorio e non il consiglio, diventa l’ennesimo terreno di scontro politico. Da tempo gli azzurri lamentano di essere poco coinvolti nelle scelte strategiche del governo cittadino, chiedono più forza e visibilità in giunta e sono ancora in attesa che il sindaco distribuisca al partito più deleghe “pesanti”, tra cui quella dei Lavori pubblici e dell’Edilizia scolastica. Ma su quest’ultimo aspetto ci sono novità dell’ultima ora che pare abbiano definito i congtornio delle deleghe da assegnare.

Un dialogo teso che si trascina da mesi e mesi e che non sembra trovare una definitiva svolta. Appena qualche giorno fa sembrava esserci stato un incontro chiarificatore tra sindaco e vertici provinciali e regionali di Forza Italia. Si era tornato a parlare proprio di un maggiore coinvolgimento del partito nelle scelte amministrative, considerata anche la foltissima truppa in consiglio da cui dipendono le sorti anche delle deliberazioni dell’assise.

Adesso Forza Italia a questo mancato coinvolgimento sulla tematica dell’ampliamento dell’ospedale di Partinico risponde chiedendo questa mattina ufficialmente una convocazione del consiglio comunale. In 7 (escluso il presidente del consiglio Erasmo Briganò in quanto organo super partes, ndr) hanno chiesto la convocazione dell’assise sull’acquisizione del terreno che fa parte di un accordo preliminare tra Asp e Comune per l’ampliamento del nosocomio. Convocazione che dovrà essere garantita sulla base del regolamento comunale che prevede che la fissazione dei consigli debba essere automatica se la richiesta parte da almeno 5 consiglieri.

L’impressione è che con questa mossa si voglia innescare una vera e propria guerra di nervi tra le parti: e non è escluso che questo mezzo delle convocazioni dei consigli possa essere il nuovo metodo degli azzurri per tentare di rilanciare la centralità della loro azione politica rispetto alle scelte di governo.