Lo ha stabilito la procura

Partinico, sotto sequestro l’area di stoccaggio di rifiuti in plastica

Scatta il sequestro dell’area di stoccaggio dei rifiuti in plastica di contrada Sant’Anna a Partinico dove ieri pomeriggio è scoppiato un incendio. A ordinare il provvedimento la Procura che vuole capire cosa è accaduto e perché all’interno di una delle vasche gestite dalla ditta Lcr, azienda nata nel 2017 che smaltisce rifiuti industriali e provenienti da raccolta differenziata.

Il rogo è scoppiato mentre all’interno lavoravano gli operai. Da questa mattina i carabinieri, che hanno aperto un’indagine sull’episodio, stanno sentendo tutti gli impiegati che erano presenti al momento dell’incendio. Si fara una ricostruzione minuziosa dei minuti antecedenti all’incendio che ha sprigionato per diverse ore una nube nera nei cieli di Partinico.

L’Arpa, l’agenzia regionale protezione ambiente, con i propri tecnici ha effettuato i primi rilevamenti per capire l’eventuale tossicità dell’incendio avvenuto a Partinico per alcune tipologie di rifiuti plastici. Comunque i vigili del fuoco hanno spento in tempi rapidissimi il rogo, poco dopo l’una tutto era stato già messo in sicurezza. Si presume, quindi, che non ci sia stata un’eccessiva dispersione di fumi nocivi nell’aria.

Ancora da accertare le cause dell’incendio: forse una distrazione o un’azione maldestra che ha causato l’accensione delle fiamme che poi non sono state controllate. Al vaglio dei tecnici dei vigili del fuoco il piano antincendio e la regolarità documentale dell’attività di stoccaggio, così come la funzionalità di tutti i suoi sistemi antincendio.

Ancora non è chiara la dinamica del rogo e soprattutto le cause. L’incendio potrebbe avere conseguenze sull’ambiente. Infatti è risaputo che la combustione di determinati rifiuti plastici può provocare lo sprigionamento di molecole dannose, come la diossina. L’incendio nel pomeriggio di ieri era visibile a chilometri di distanza a Partinico. Infatti dalla piattaforma è salita un’enorme colonna di fumo.