Le parole dopo la prima udienza

Partinico, omicidio Bacchi, mamma Daniela “I fatti sono chiari”

Dopo la prima udienza di ieri del processo in abbreviato per l’omicidio di Francesco Bacchi torna a parlare Daniela Vicari, mamma della vittima. Si dice fiduciosa nella giustizia e auspica una pena severa nei confronti di chi ha ucciso il figlio quella notte del 14 gennaio scorso al culmine di una rissa davanti ad una discoteca di Balestrate.

In abbreviato al tribunale di Palermo l’imputato principale è Andrea Cangemi, 20 anni di Partinico, accusato di omicidio preterintenzionale. Con lui finiscono sotto processo anche Alessio Greco di 19 anni e Gaetano Lo Giudice di 18 che invece devono rispondere dell’accusa di rissa aggravata.

Daniela Vicari si dice fiduciosa nella giustizia alla luce anche della conclusione delle indagini dei carabinieri e delle diverse evidenze tecnico-scientifiche emerse in seguito all’autopsia effettuata sul corpo del figlio. “A distanza di 8 mesi dalla perdita di Francesco – sostiene – è ben diverso il quadro probatorio sviluppatosi all’inizio di tale vicenda, ci sono nuovi elementi tecnici e scientifici che affermano e dimostrano come l’omicidio non sia preterintenzionale ma bensì volontario-doloso”.

Per l’omicidio di Bacchi ci sono altri indagati che affronteranno il processo con tiro ordinario, quindi senza eventuale sconto di pena in caso di condanna.

ECCO QUELLO CHE HA SCRITTO DANIELA VICARI SUI SOCIAL

Oggi è iniziato il processo nei confronti dell’imputato principale per l’omicidio di mio figlio,  ho provato una sensazione glaciale dentro di me, entrare nell’aula 20 per assistere all’udienza dell’uccisione del proprio figlio!!!!!!!!!!!!!

Mi sono sentita come se fossi in un cinema  e da spettatrice guardavo e ascoltavo il film, purtroppo non è stato così non ero in una sala da cinema ,non c’erano gli attori ma avvocati e giudici.

Oggi il giudice ha acquisito la costituzione delle parti civili, il procedimento ha un numero, mio figlio è rappresentato dal numero di quel procedimento penale, una madre deve avere la forza di sentire parlare, nominare il proprio figlio come se fosse un qualsiasi caso da risolvere.

Ovviamente non posso fare nessun commento, è prematuro ,voglio credere nella MERA GIUSTIZIA, mi auguro che il giudice abbia la voglia di far valere il valore della vita umana che hanno strappato a mio figlio!

Oggi a distanza di 8 mesi dalla perdita di Francesco è ben diverso il quadro probatorio sviluppatosi all’inizio di tale vicenda , ci sono nuovi elementi tecnici e scientifici che affermano e dimostrano come l’omicidio non sia preterintenzionale ma bensì volontario -doloso, colgo l’occasione per ringraziare tutti I ragazzi che in maniera pacifica hanno manifestato affinché sia cambiato il capo di imputazione!

Quanta forza ci vuole per sopportare un dolore atroce come la perdita di un figlio e per lottare affinché abbia giustizia.

Mi fa male pensare che occorre lottare per ottenere giustizia ,dovrebbe essere garantita ad ogni singolo cittadino ove ci siano i presupposti per farlo……..e in questo caso la correlazione tra accusa e fatto è inequivocabile!

Confido nella GIUSTIZIA!