I dubbi dell’assostampa

Partinico, polemiche su difesa legale Comune “Intimidazione?”

E’ polemica sulla delibera della giunta di Partinico in cui si preannuncia la difesa legale del Comune contro attacchi giornalistici contenenti “diffamazioni e calunnie”. L’Assostampa punta l’indice sull’atto amministrativo in quanto ritenuto “generico”, dando quindi l’impressione di voler essere un’intimidazione preventiva a tutti i cronisti locali. Il governo cittadino si difende e assicura che non c’è alcun attacco alla libera informazione, bensì si vuole frenare chi accusa ogni giorno gli amministratori e i funzionari comunali di “mafiosità e illegalità”.

“Preoccupazione per la recente decisione del Comune di Partinico di avviare un incarico legale per agire contro gli articoli giornalistici ritenuti diffamatori o eccessivamente critici verso l’ente e i componenti della giunta” è stata espressa in una nota dall’Associazione siciliana della stampa, il sindacato unitario dei giornalisti affiliato alla Fnsi, con i segretari provinciale e regionale Gianluca Caltanissetta e Giuseppe Rizzuto. Per l’Assostampa Sicilia “il Comune può tutelare la propria immagine  e può ricorrere caso per caso alla querela per articoli ritenuti diffamatori. Ma la delibera del sindaco, così com’è scritta, per tempistica, forma e assoluta genericità dei destinatari, si presta a essere interpretata come una sorta di ‘intimidazione preventiva’ rivolta in particolare a quei cronisti locali, per definizione i più vulnerabili del sistema informativo, che criticano l’azione dell’amministrazione, magari con l’obiettivo non dichiarato di dissuaderli dall’esercitare il loro legittimo ruolo di informazione e di controllo dell’attività amministrativa”.

Assostampa nella nota chiede al sindaco e alla giunta comunale di “assicurare il pieno rispetto del pluralismo, della libertà d’informazione e di critica, diritti costituzionalmente garantiti, e si augura quindi che vogliano riconsiderare l’adozione di questo provvedimento, che paradossalmente rischia di danneggiare, questo sì, l’immagine del Comune di Partinico”.

“Non si può continuare – replica l’assessore agli Affari generali e alla Legalità, Nicola Degaetano – a subire affermazioni giornalistiche fantasiose in cui si parla di funzionari comunali supini agli amministratori per porre in essere degli atti illegali, oppure si mette in dubbio l’onorabilità del governo cittadino nello svolgimento delle proprie funzioni accusato di contiguità mafiosa e di interessi privati con sperpero di denaro pubblico. Questa delibera è al momento generica perché purtroppo gli atti da esaminare sono tali e tanti che necessitano di uno studio preliminare per consentire una cernita e individuare chiaramente i soggetti autori delle condotte illecite nei confronti della città e dell’organo politico e amministrativo. Il sindacato non dovrebbe avere alcun timore anche perché il giornalista sa benissimo quali sono i confini entro cui scrivere, per cui non vedo come questo atto possa rappresentare un’intimidazione preventiva. L’amministrazione comunale ha sempre accettato la critica giornalistica nell’ottica di un miglioramento dei servizi alla collettività. Discorso diverso è la diffamazione e la calunnia: non si possono lanciare notizie false senza un minimo accertamento, non si può dire che l’amministrazione compie atti illegali sapendo che così non è, o dare del mafioso a chi non lo è, o dire che a Partinico si può delinquere e rimanere impuniti. Tutto questo con evidenti ricadute d’immagine per l’intera comunità e purtroppo è quel che accade in questa città. A chi poi ci accusa frettolosamente di voler utilizzare i fondi comunali per difendere i propri interessi dico subito che sta facendo un errore di fondo. La difesa legale sarà fatta solo ed esclusivamente per difendere l’onorabilità dell’istituzione comune e non certo per redigere querele per tutelare singole posizioni dei componenti della giunta. C’è già chi si sta muovendo per tutelare la propria immagine con azioni legali personali e quindi a proprie spese, non certo gravando sull’ente”.

Ad intervenire anche il circolo del Pd: “Questa delibera sembra essere un chiaro avvertimento alla stampa, alle forze politiche, ai liberi cittadini. Le forze che sostengono questa maggioranza condividono questa strana idea di democrazia? Dal consenso dato da tutti gli assessori alla delibera
sembra proprio di sì”.