CRONACA

Partinico e Borgetto, processo Kelevra: chiesti 150 anni per boss e gregari di mafia

La Dda di Palermo, a conclusione della requisitoria, ha chiesto la condanna a oltre 150 anni di carcere per 10 boss, tra gregari ed estortori, dei clan mafiosi di Partinico e Borgetto. L’accusa, davanti ai giudici della seconda sezione del tribunale di Palermo, era rappresentata dai pm Roberto Tartaglia e Annamaria Picozzi.

Gli imputati rispondono a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione e intestazione fittizia aggravate dall’avere favorito Cosa nostra e danneggiamenti.

La pena più alta a 28 anni è stata chiesta per il capomafia Nicolò Salto. L’indagine che ha portato al processo coinvolse anche il giornalista dell’emittente Telejato, Pino Maniaci, che fu accusato di estorsione. La sua posizione è stata stralciata e Maniaci è sotto processo davanti al giudice monocratico.

Secondo la Procura avrebbe preteso denaro e favori, e tra questi un contratto da puliziera per l’amante, dagli allora sindaci di Borgetto e Partinico, Gioacchino De Luca e Salvo Lo Biundo in cambio di una linea soft della sua televisione sulle attività delle amministrazioni comunali.
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