Enti locali

Castellammare del Golfo, corte dei conti bacchetta il Comune e blocca la spesa

Otto rilievi della corte di conti sulla gestione amministrava del Comune che ha avuto ripercussioni sulle finanze dell’ente. Amministrazione e consiglio comunale corrono ai ripari e deliberano una serie di misure correttive. Il governo cittadino assicura che già sono in corso da tempo le attività per migliorare riscossione tributi, tempi di pagamento alle imprese e per arginare le spese correnti.

Intanto la magistratura contabile ha attivato la misura prevista dall’articolo 188 del testo unico sugli enti locali attraverso cui si impone al Comune sin da subito il divieto di ulteriore aumento della spesa corrente, vale a dire di tutte quelle voci di bilancio per pagamento stipendi e funzionamento uffici. Con tale procedura non è possibile in questa fase aumentare la spesa corrente, se non per tutte quelle cose che obbligatoriamente la legge prevede.

Però chiaramente questo ha una refluenza, la norma prevede che rispetto a questa determinazione della Corte dei Conti il consiglio comunale si debba esprimere nel comunicare quali sono gli atti che si intendono mettere in campo per poter rispondere alle otto criticità che sono state individuate. I magistrati contabili, tra le contestazioni avanzate, hanno messo in evidenza i ritardi nell’approvazione dei rendiconti 2020 e 2021, una situazione di cassa negativa, ed ancora il mancato accantonamento del fondo per le perdite registrate dalle società partecipate e il disavanzo di amministrazione.

A smorzare i toni ci ha pensato in consiglio comunale l’assessore al Bilancio, Giovanni Portuesi: “Molti di questi rilievi si possono considerare già del tutto o in parte superati – ha evidenziato all’aula -. Non tutte le otto criticità sono delle reali criticità perché su alcune cose già diciamo così le soluzioni o sono in itinere a breve termine o comunque già si sono realizzate”.

L’opposizione ha premuto su un aspetto, quello dell’eccesiva mole di debiti fuori bilancio non ancora del tutto cristallizzati: “Il consiglio comunale – ha lamentato il consigliere comunale Nicola Coppola – è l’unico organo che può riconoscerò o disconoscere i debiti fuori bilancio, ci voleva per forza l’intervento della Corte dei Conti? Quanti atti abbiamo fatto in consiglio comunale, i revisori dei conti hanno fatto circolari e note dicendo agli uffici che si potevano ‘conservare’ le proposte di consiglio comunale. Non è rispettoso per il consiglio comunale che la Corte dei Conti intervenga sull’argomento”.