Inchiesta sui falsi invalidi

Partinico, Genova voleva diventare deputato regionale

Agostino Genova volava in alto e da Partinico voleva proiettarsi per diventare deputato regionale. Questo è un passaggio delle intercettazioni dell’inchiesta sui falsi invalidi che ha coinvolto Genova e altre 5 persone, tutti indagati. Secondo l’accusa avrebbero messo in atto un sistema fraudolento che mirava al rilascio di certificazioni di false invalidità in  cambio di denaro o oggetti preziosi. E con il ritorno anche in termini di visibilità politica agli appuntamenti elettorali che si traduceva poi in voti.

Soprattutto Genova, che nel dicembre scorso era diventato assessore a Partinico e poco dopo si mise in pensione da dirigente medico dell’Asp di Palermo, programmava l’immediato futuro.

Parlando con Rosario Cammaleri, medico indagato compiacente che passava le pratiche a Genova per spingerle verso il rilascio indebito di invalidità, Genova diceva: “Come a gennaio inizio a esercitare la libera professione perché me ne vado fuori dall’azienda, là sì che ci sarà da ridere poi. Vado a fare la Ctu là e mi danno cento pratiche al giorno… Poi faremo una holding medico legale te lo dico io…”.

La Ctu sarebbe una consulenza tecnica legale a cui fanno riferimento enti pubblici. Evidentemente sapeva che avrebbe avuto questo incarico. In pratica avrebbe continuato a rilasciare potenzialmente false invalidità. Riferendosi poi a Cammalleri, che evidentemente aveva un buon bacino di voti di riferimento, ha anche detto che da Partinico aveva velleità di diventare deputato regionale: “Intanto fammi diventare deputato…”.