I nuovi parametri

Partinico, per le cappelle al cimitero tariffe quintuplicate

Schizzano all’insù le tariffe per chi possiede cappelle di famiglia al cimitero di Partinico, con aumenti anche quintuplicati. Così ha stabilito la giunta guidata dal sindaco Pietro Rao che nell’adottare il provvedimento però parla di ristabilire “equità” nelle tariffazioni. “Era impensabile – afferma l’assessore ai Servizi cimiteriali, Nicola Degaetano – che si pagasse 55 euro metro quadrato per una cappella con all’interno diverse tumulazioni della durata di 99 anni quando invece un singolo cittadino per una tumulazione in un loculo deve spenderne mediamente 1.800 per una concessione di 25 anni. In questa modo si era creata una situazione iniqua”.

Nella delibera l’amministrazione comunale ha stabilito di aumentare due tipi di tariffe al cimitero: per il cosiddetto aggiornamento dell’intestazione delle cappelle (il passaggio tra eredi una volta deceduto il titolare, ndc) si passa quindi da 55 a 300 euro metro quadrato; invece per l’aggiornamento dell’intestazione per cappelle e sepolture con concessioni a tempo determinato si passa sempre dalla vecchia tariffa di 55 euro all’attuale di 200 euro metro quadrato. Attorno al cimitero l’attuale governo cittadino sin dal suo insediamento ha avviato un lavoro a tamburo battente, trovando situazioni incancrenite e da dover risolvere.

Una di queste era proprio legata all’intestazione delle cappelle. Un passaggio obbligatorio che però in passato era stato per così dire accantonato. In pratica non si applicava la norma del cosiddetto passaggio tra eredi, che prevede l’obbligo di effettuare la voltura una volta deceduto l’intestatario della cappella in favore degli eredi qualora la volessero riscattare. Adesso si sta mettendo ordine anche su questo aspetto e ci si è accorti delle tariffazioni estremamente basse.

“Ci si è concentrati alla verifica degli intestatari delle concessioni per cappelle e sepolture gentilizie – aggiunge l’assessore Degaetano -verificando che per gran parte di queste il titolare della concessione era deceduto. In ottemperanza al regolamento occorreva identificare il responsabile e aggiornare la concessione anche al fine di verificare se l’attuale detentore avesse la qualità di erede per poterlo fare poiché se la famiglia è estinta la concessione deve rientrare al Comune per una nuova riassegnazione. Tale controllo è obbligatorio al fine di prevenire illegittime alienazioni di cappelle tra privati non aventi alcun titolo a subentrare nella concessione. L’operazione di aggiornamento della concessione di tali sepolture di lusso aveva un costo irrisorio di 50 euro al metro quadrato cosicchè, per esempio, per mantenere la concessione di una cappella che in media è di 10 metri quadrati era sufficiente versare 500 euro, somma spesso suddivisa con altri eredi, con la possibilità di tumulare salme senza alcun ulteriore costo”.