La protesta in piazza

Terrasini, allarme consumo suolo “Investimenti non trasparenti”

Oltre 400 ettari di consumo di suolo in poco più di un decennio. E’ l’allarme lanciato dal Comitato per la tutela del territorio a Terrasini, sceso in piazza davanti al municipio a manifestare per le colate di cemento indiscriminate. Dito puntato sul Comune di Terrasini che avrebbe permesso tutto questo, con l’ombra anche di speculazioni edilizie e di investimenti ritenuti non sempre trasparenti

Il Comitato ha manifestato la sua preoccupazione rispetto anche agli strumenti urbanistici, con un Prg che ha i vincoli scaduti dal 2009 e il nuovo Pug, che andrà a rimpiazzarlo, ancora in alto mare.

Di seguito la nota integrale del Comitato e la replica del sindaco Giosuè Maniaci

Da sempre il territorio terrasinese, per la posizione strategica nella Sicilia occidentale, la sua cornice costiera e le peculiarità urbane e sociali è stato centro di attrazione turistica accompagnata da cospicue presenze stagionali. Questo afflusso negli ultimi anni si è diversificato in due componenti di cui una quota ha assunto un carattere stanziale con una collegata attività edificatoria ed un enorme consumo di nuovo suolo; dal 2006 al 2022 sono stati consumati 405 ettari di territorio. La componente relativa al flusso turistico stagionale è schizzata a numeri altissimi con una pressione sul tessuto urbano e sui servizi che ne pregiudica la qualità per gli stessi turisti e gli abitanti di Terrasini.

La questione è allarmante sul piano ambientale ma anche per la perdita delle caratteristiche identitarie della nostra cittadina. Le folle che invadono il paese nei fine settimana del periodo estivo e che rendono invivibile il centro storico non possono essere spacciate come un successo turistico.

Riteniamo che debba essere avviata senza ulteriore indugio una seria riflessione sul governo del territorio e verso quali orizzonti ed obiettivi di sviluppo stia procedendo la comunità di Terrasini. Diventa urgente inoltre mettere mano agli strumenti programmatori necessari per un corretto e sano sviluppo del nostro paese.

La funzionalità dell’attuale Prg (piano regolatore generale) è ormai compromessa dato che i vincoli sono scaduti nel 2009 con la conseguenza che l’assenza di tali vincoli, necessari per una corretta e sana urbanizzazione del territorio, ha determinato un processo edificatorio senza limiti con decine e decine di lottizzazioni che stanno soffocando il nostro tessuto urbano ed extraurbano minacciando la fascia costiera.

La decadenza degli stessi vincoli preordinati all’esproprio è pericolosa perché libera quelle aree che in una prossima pianificazione saranno necessarie per realizzare i servizi essenziali con standard urbanistici adeguati; questa scadenza associata all’applicazione di regole decadute del vecchio Prg sta pregiudicando lo sviluppo di questo paese. Il massiccio fenomeno edificatorio ad opera di capitali ed imprenditori non sempre trasparenti che attraverso le lottizzazioni si accaparrano le aree pregiate e realizzano volumi, compromettono la possibilità di edificare di quei cittadini possessori di piccoli appezzamenti che in questo momento non hanno risorse da investire.

È arrivato il momento di guardare con attenzione a questo patrimonio naturale, attraverso attente politiche di tutela, di valorizzazione e fruizione turistica, e mediante modelli che non passino per la realizzazione di ulteriore cemento.

A seguito della Legge Regionale 19/2020 il Governo regionale ha assegnato ai Comuni il compito di predisporre il Piano Urbanistico Generale. Questa Amministrazione due anni fa ha invitato associazioni e portatori di interesse a fornire contributi per la formazione del Piano; quei contributi ed idee non sono stati neanche presi in considerazione. Questo comitato chiede urgentemente al Sindaco quali passi sono stati fatti sul Pug e sul preliminare del Pug. Si chiede inoltre di definire in breve tempo il Documento Preliminare del Pug in modo che, come recita la legge, questo possa diventare immediatamente operativo per gli ambiti territoriali che devono essere tutelati con le relative norme di salvaguardia.

Il Comitato per la tutela del territorio

LA REPLICA DE SINDACO:

Il sindaco Giosuè Maniaci ha tutt’altra visione dell’attuale situazione del territorio e smentisce ipotesi di cementificazioni selvagge e possibili speculazioni edilizie. “Questa amministrazione al contrario ha messo in ordine e regolamentato quanto necessario attorno a questo complesso tema. Si costruisce in regola, abbiamo abbattuto del 99 % l’abusivismo edilizio specialmente lungo la costa e le zone di campagna e mare. Non ci sono stati cambi di destinazione urbanistica ma solamente costruzioni previste nelle zone giuste già pianificate. Si realizza con le regole comunali, quindi lasciando le aree a verde a servizio, i posteggi e i servizi a differenza del passato che con l’abusivismo tutto questo non era previsto. Finalmente il settore edile, quindi artigiani,idraulici, elettricisti, falegnami, stanno lavorando creando economia circolare. Con la promozione e il gradimento che ha il nostro paese oggi abbiamo continue richieste di nuovi residenti e nuove attività commerciali. Vorrei poi ricordare che negli anni tutte le amministrazioni hanno combattuto per l’innalzamento del vincolo aeroportuale  oggi si può realizzare un piano in più”.