Il secondo in 3 mesi

Partinico, altro furto nella sede dell’Arci “Danno rilevante”

Ancora un furto nella sede dell’Arci Pasol in via Bongiorno, nel cuore del centro storico a Partinico. E’ il secondo che si verifica (nella foto il furto di settembre) nello spazio di poco più di 3 mesi. Qualcuno è entrato all’interno dei locali ed ha razziato di tutto, commettendo anche dei danni al locale. A denunciare quel che è accaduto gli stessi volontari che fanno parte del circolo fondato nel 2021 come spazio culturale e di incontro.

Del furto ci si è resi conto ieri pomeriggio, nel giorno in cui si riprendevano i dopo “scuola popolare” per alunni e studenti del territorio. In una nota pubblicata sui social si parla di un furto meglio organizzato rispetto a quello di settembre scorso e che sicuramente per le modalità di quel che è accaduto è da escludere l’atto di vandalismo fine a sé stesso.

Ecco la nota pubblicata interamente sui social

Un altro furto all’arci pasol!

Partinico, 8 Gennaio, oggi piove a dirotto.

Ieri abbiamo concluso alle 20 circa la nostra assemblea delle socie e dei soci in cui abbiamo parlato del nostro impegno collettivo per la costruzione di un importante festival internazionale a Partinico, del nostro approccio alle celebrazioni su Danilo Dolci, del percorso di democrazia partecipata e del tesseramento che scegliamo di portare avanti dentro l’associazione Arci Sicilia e Autogestione in movimento, idee e pratiche Fuorimercato.

Oggi alle 15 volontar* e student* puntuali per la ripresa del doposcuola popolare e maieutico e trovano ancora una brutta sorpresa, per la seconda volta in pochi mesi subiamo un furto, questa volta meglio organizzato di quello di Settembre, il danno economico è rilevante e non ci sono atti di vandalismo.

Chi di noi stava per raggiungere la Cooperativa NoE Partinico per difendere uno dei pochi beni comuni vivi, è costretto a cambiare direzione per fare l’inventario e non lasciare sol* i partecipanti del doposcuola.

Fa male, lo abbiamo detto tutte le volte in cui abbiamo subito un danno da quando nell’Agosto del 2018 abbiamo iniziato il nostro percorso.

Ci fa male, perché un messaggio del genere temiamo possa alimentare disillusione e scoraggiare soprattutto chi sta sulla soglia ancora indeciso se farsi travolgere o meno dalla volontà di costruire oltre l’individualismo, l’abbrutimento della competizione o della retorica dell’io ce l’ho fatta da sol* anche in un posto brutto come Partinico.

Fa male perché temiamo possa stimolare una solidarietà attorno a noi che rafforzi l’idea di una Partinico, diversa da altri contesti perché immutabile e brutale.

Fa male, vedere le volontarie del doposcuola temere che il loro lavoro quotidiano possa essere vano.

Siamo un gruppo di non giovani che hanno creduto e faticano nel non abbandonarsi alle sirene di qualsiasi altra Babele come i Barbe à Papa Teatro ci insegnano, mantenendo uno spirito di apertura che pensiamo possa attraversare Partinico come qualsiasi altro luogo. Siamo precar*, non abbiamo garanzie sul nostro futuro, ci sosteniamo con le reti di solidarietà emotive e concrete che questo circolo ha generato. Siamo pensionati o prossimi alla pensione che vogliamo sognare e praticare una qualità della vita che non sia solo consumismo. Siamo un emporio, una rete di contadine e contadini che pensano che il cibo come l’arte non debbano essere un lusso.

Come il femminismo ci insegna, la sicurezza la si crea insieme, la paura e lo sconforto le si affrontano insieme. Non ci limiteremo nemmeno questa volta a cercare il colpevole, ci dispiace di certo non abbia approfittato di rubare qualche libro del nostro spazio  Edizioni Alegre o l’ultimo numero di Jacobin Italia sull’ideologia della competizione.

Siamo convint* che se la porta viene sfondata, si risponda, chiamando tutti ad una solidarietà concreta, alla partecipazione.

SPALANCHIAMO LA PORTA DELL’ARCI PASOL INSIEME

VENERDì 19 GENNAIO dalle ore 18 con Nicoletta Cosentino delle Cuoche Combattenti a cura del cerchio di donne

A seguire festa aperitivo solidale!