Il sindaco risponde

Partinico, polemiche sulle donazioni “Pd dalla doppia morale…”

Le donazioni chieste dal Comune di Partinico per allestire il cartellone degli eventi estivi finisce per creare l’ennesima furibonda polemica. Dall’opposizione in consiglio comunale si accusa il governo cittadino di voler chiedere l’ennesimo “obolo” alla comunità già tartassata. Il sindaco Pietro Rao risponde a tono, puntando il dito soprattutto sul Pd che in documento ha addirittura chiesto le dimissioni del primo cittadino, ritenendo inappropriata la richiesta rivolta ai cittadini di mettere mani in tasca oltretutto a pochi giorni oramai dalla tradizionale “festa d’agosto”.

“In altre città dove il Pd è forza di governo – replica Rao – le donazioni vengono fatte e spesso senza avviso ma se ne accorgono solo a Partinico dove il partito potrebbe fare un congresso comodamente su un camper. La donazione è un gesto volontario, toglie dall’imbarazzo chi la chiede e chi la riceve. È fiscalmente deducibile, può essere uno strumento pubblicitario ma soprattutto è un gesto volontario e tracciabile. Anche in chiesa vengono raccolte le donazioni ma se a chiederle è l’amministrazione, con un tentativo maldestro vorrebbero farle passare quasi per una tassa. Tanta gente tra cui tanti emigrati ci chiede di fare donazioni e noi gli abbiamo fornito lo strumento per poterlo fare in modo trasparente. Il Pd è ormai noto che ha una coscienza quando è al governo ed una visione diversa quando è all’opposizione.  Farebbero bene e meglio a interrogarsi sulle cause della loro estinzione”.

L’appello è stato lanciato ieri dall’amministrazione comunale per far fronte alle notevoli spese necessarie per realizzare il cartellone delle attività. Un appello che è sembrato essere lanciato ad imprenditori e commercianti che ne potrebbero avere un ritorno d’immagine ed economico dall’arrivo di turisti e avventori dai paesi vicini. Ma chiaramente per riuscirci servono eventi che siano in grado di attrarre a Partinico, dunque con artisti di primo livello che possano fare da richiamo.

In termini spiccioli servono soldi, e anche tanti, se si vuole tentare questa strada. Il versamento potrà essere fatto tramite bonifico alla tesoreria comunale all’Iban IT08D0306943490009134306217. Nella causale sarà necessario scrivere: “Erogazioni liberali in denaro (donazioni) per la realizzazione manifestazione Estate a Partinico 2024”.

Intanto anche Rifondazione Comunista ha preso posizione sulla vice3nda. Ecco la nota ufficiale:

– Il Partito della Rifondazione Comunista di Partinico esprime il proprio sdegno e la propria indignazione in merito al recente e clamoroso avviso del Comune di Partinico, che invita i cittadini ad effettuare donazioni volontarie per coprire le spese necessarie alla realizzazione del cartellone delle attività estive, in particolare quelle relative alla tradizionale “Festa d’Agosto”.

È inaccettabile che l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Rao, dopo aver disatteso tutte le promesse fatte, in particolare quella famosa della rinuncia al proprio compenso mensile, si trovi ora a chiedere l'”elemosina” ai cittadini per finanziare le attività estive. Questa giunta ha dimostrato di non essere in grado di gestire nemmeno l’ordinario della nostra città. Prova ne sono il verde pubblico abbandonato e in cerca di privati che se ne occupino, le strade colabrodo e i marciapiedi invasi da sterpaglie e insetti, la città è sporca e i lavori nel centro storico procedono molto a rilento.

Non esiste alcun tipo di programmazione adeguata, e ora si giunge al paradosso di chiedere ai cittadini un ulteriore sacrificio economico. L’unica cosa in cui l’amministrazione Rao ha dimostrato efficienza è stato l’esatto opposto di quanto sbandierato in campagna elettorale, ovvero l’aumento degli stipendi del sindaco e degli assessori.

Di fronte a tale fallimento politico, chiediamo che l’intera amministrazione Rao faccia un passo indietro, chiedendo scusa ai cittadini di questa città, prima che sia troppo tardi, perché i partinicesi non meritano un altro dissesto finanziario e un altro commissariamento prefettizio.