Le richieste del pd

Partinico, reti dello Jato colabrodo “Servono immediati interventi”

Perdite di acqua superiori al 50 per cento lungo le condutture che portano acqua dalla diga Jato alle campagne di Partinico e dintorni. Finisce l’ennesima estate di crisi nel territorio, con le campagne che hanno dovuto fare i conti non solo con la siccità ma anche con le inefficienze strutturali delle reti vecchie da olgtre mezzo secolo.

In una lettera inviata all’assessorato regionale all’Agricoltura e al Consorzio di bonifica Palermo 2, ente che gestisce l’erogazione dell’invaso per l’agricoltura, il Partito Democratico di Partinico torna a lanciare l’allarme sulle campagne aride e sull’economia agricola che oramai in città è ridotta all’osso a causa di queste inefficienze.

Tra le carenze strutturali e quelle legate al Consorzio di Bonifica, che non gode economica,mente di ottima salute, anche le manutenzione ordinarie e straordinarie diventano complicate. Ecco perché il Pd di Partinico ha voluto scrivere a Regione e vertici del Consorzio per sollecitare i progetti in itinere e non ancora concretizzati per il rifacimento di parte della condotta e anche ulteriori lavori necessari per rimettere in sesto le reti dello Jato di Partinico oramai non più efficienti.

ECCO IL COMUNICATO INTEGRALE

Ammodernamento reti irrigue del Consorzio Jato e riordino dei Consorzi di bonifica e di irrigazione

L’agricoltura nel comprensorio del partinicese interessa una superficie di 7000 ettari circa, si trova da tempo in uno stato a dir poco “comatoso” determinato fondamentalmente da una inefficiente gestione del Consorzio di bonifica 2 Palermo, dalle reti irrigue fatiscenti con perdite superiori al 50%, da una mancata applicazione della L.R. del 25 maggio 1995 n. 45 “ Norme sui Consorzi di Bonifica” e non ultimo dalla grave siccità e dalle elevate temperature della stagione estiva che hanno compromesso notevolmente la produzione agricola.

Nel passato, oramai remoto, l’agricoltura è stato il settore economico trainante dell’economia. Ciò è dipeso, sopratutto, dalla possibilità di potere irrigare le colture con le acque provenienti dall’invaso Poma, senza soluzione di continuità.

Fino all’anno 2006 la distribuzione delle acque e la manutenzione degli impianti veniva effettuata dalla Cooperativa Consorzio Irriguo Jato, con un Consiglio di amministrazione democraticamente eletto dagli agricoltori, in modo efficiente.

La gestione delle acque e le attività connesse, successivamente, sono transitate al Consorzio di Bonifica 2 Palermo, dove, nel corso degli anni si sono susseguiti diversi Commissari straordinari nominati dall’Assessore regionale dell’Agricoltura che si sono occupati fondamentalmente dello status occupazionale dei lavoratori del Consorzio, delle risorse finanziarie, non curandosi adeguatamente della gestione razionale delle acque, della dovuta manutenzione degli impianti, delle opere di bonifica del territorio e neanche delle procedure per lo svolgimento delle libere elezioni degli organi consortili in modo tale che la gestione delle acque ritornasse in mano agli agricoltori, come prevede la legge regionale sopra specificata.

Il perdurare di questa situazione ha provocato danni economici, sociali ed ambientali ingenti nel comprensorio del partinicese. La mancanza di continuità nell’irrigazione, infatti, ha determinato l’abbandono progressivo delle colture più redditizie come agrumeti, frutteti, ortive di pieno campo

e in coltura protetta, e addirittura l’abbandono di tanti appezzamenti di terreno. Pochi sono i giovani che sono impegnati direttamente nel settore primario.

I disegni di legge sul “Riordino dei Consorzi di bonifica e di irrigazione della Regione Siciliana” proposte dalla giunta regionale del governo Musumeci nel 2019 e dal governo Schifani nel 2023 ancora rimangano bloccati all’ARS.

Per quanto sopra, il Circolo territoriale del Partito Democratico di Partinico chiede che si passi da una politica emergenziale con provvedimenti a favore di pochi imprenditori agricoli ad una politica di programmazione che tenga conto delle specificità delle varie aree territoriali.

In specifico si chiede:

Al Consorzio di Bonifica 2 Palermo di

  • Completare le procedure di gara per l’appalto integrato dei lavori di “ Ammodernamento delle reti di distribuzione del comprensorio Jato (I lotto sollevato) “, affinchè entro trenta mesi possano essere completati i lavori, come previsto dal decreto legislativo n. 36/2023 del Ministero dell’agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste.
  • Di presentare richiesta di finanziamento utilizzando il Bando 2024 Operazione 4.3 “ Investimenti in infrastrutture irrigue” PSR Sicilia 2014/2022, con scadenza il 30/09/2024, considerato che con il finanziamento approvato per il I lotto sollevato si riesce a realizzare 85% del progetto iniziale che interessa una superficie di 1500 ettari.

All’Assessore all’Agricoltura e al Commissario per l’emergenza siccità di

  • Provvedere in tempi brevi (tre anni) al rifacimento delle altre reti di distribuzione afferenti al Comprensorio Jato. Ad oggi risulta finanziato in parte il II lotto a caduta che si estende per una

    superficie complessiva di 2500 ettari. Per i restanti due lotti III e IV mancano i progetti esecutivi.

  • Definire una seria ed efficace riforma dei Consorzi di bonifica e di irrigazione, che tenga conto delle specificità di ogni area territoriale per caratteristiche pedoclimatiche, colturali e socio-economiche, per una maggiore efficienza gestionale e quindi un servizio migliore all’utenza agricola, prevedendo la possibilità di articolare ogni Comprensorio di bonifica e di irrigazione in sub Comprensori.

Le emergenze di un’agricoltura in crisi vanno affrontate con provvedimenti strutturali e gestionali, non solo con provvedimenti tampone.

 Il referente del settore agricoltura

del Circolo PD Partinico

Francesco Ferro